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Multipli Valore del settore “Alimentari diverse”

Multipli di Valore Settoriali
valutazione azienda

Di seguito viene riportato un breve report di analisi e di valutazione del settore Alimentari diverse, tra cui rientrano i codici NACE (prime 4 cifre del Codice Ateco) esposti nella seguente tavola.

Vengono dapprima riportati in apposita tavola riepilogativa i Multipli di Valore Settoriali (MVS), elaborati mediante l’applicazione di 5 metodi di valutazione assoluta, sulla base dei dati di bilancio relativi agli esercizi 2010-2019 del settore resi pubblici da Mediobanca nel suo ultimo rapporto annuale e della loro possibile evoluzione.

Il report (sintesi) si completa poi con l’illustrazione dell’andamento di taluni indicatori del settore nell’ultimo esercizio rispetto alla media dei 10 anni precedenti, dello Scoring derivante dall’applicazione al settore del Modello di valutazione elaborato da Mediocredito Centrale e dall’analisi dello Z-Score di Altman.

Perimetro del settore “Alimentari diverse”:

Codici Istat- Ateco 2007
Codice Sezione (lettera maiuscola) Divisione (prime due cifre del codice) Classe (NACE) (prime 4 cifre del codice)
10.11 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Lavorazione e conservazione di carne (escluso volatili)
10.12 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Lavorazione e conservazione di carne di volatili
10.41 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di oli e grassi
10.42 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di margarina e di grassi commestibili simili
10.61 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Lavorazione delle granaglie
10.62 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di amidi e di prodotti amidacei
10.73 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili
10.81 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di zucchero
10.83 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Lavorazione del tè e del caffè
10.89 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di altri prodotti alimentari nca
10.91 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di mangimi per l’alimentazione degli animali da allevamento
10.92 C) ATTIVITÀ MANIFATTURIERE INDUSTRIE ALIMENTARI Produzione di prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia

 

Multipli di Valore Settoriali

I Multipli di Valore Settoriali (MVS) rappresentano multipli impliciti di valore delle principali grandezze aziendali derivanti dalla valutazione del settore con metodi di stima indiretti (valutazione assoluta), quattro selezionati tra quelli maggiormente invalsi nella pratica aziendalistica (metodi del Discounted Cash flow (DCF), dell’Economic Value Added  e del Reddituale complesso, del Reddituale puro) e uno costituito dal Metodo misto finanziario-patrimoniale (variante del Discounted Cash Flow), elaborato dallo Studio Perriello.

I moltiplicatori così ottenuti, definiti Multipli di Valore Settoriali (MVS), si ritiene abbiano il pregio di derivare da un valore e non da prezzi, come invece normalmente avviene con l’utilizzo dei multipli di società comparabili (tratti dal rapporto tra quotazioni di mercato e grandezze aziendali delle medesime aziende) e dei multipli di transazioni comparabili (derivanti dal rapporto tra prezzi di trasferimento o di aggregazione e relative quantità aziendali); in entrambi i predetti multipli comunemente utilizzati da chi si occupa di valutazione (professionisti, fondi di investimento, ecc.) il numeratore del rapporto è rappresentato da un prezzo, il cui andamento è fortemente condizionato da fattori che non incidono sul valore intrinseco dell’azienda formante oggetto di valutazione.

È apparso cioè utile individuare dei benchmark valutativi (multipli di grandezze aziendali) che derivino e riflettano un valore di stima (assoluto) anziché quello dei prezzi (desunti dalle quotazioni o da atti di compravendita o di aggregazione).

I prezzi sono come noto fortemente esposti a variabili che si collocano a valle della stima del valore; per quanto riguarda le quotazioni del mercato azionario si pensi a quanto possano pesare sulla dinamica del prezzo dei titoli fattori quali quello della non precisa conoscenza dei dati delle imprese quotate, o di euforia o di eccessivo pessimismo del mercato; nel caso dei prezzi di trasferimento rilevati dagli atti di acquisizione e cessione essi risentono pesantemente di molteplici circostanze (non conoscibili) che nulla hanno a che vedere con il fairvalue o il valore intrinseco dell’azienda oggetto di trasferimento, quali ad esempio lo stato di difficoltà finanziaria del soggetto cedente, che finisce per deprimere il valore intrinseco, o la necessità del soggetto cessionario di entrare in un determinato settore, che tende invece a far lievitare il valore effettivamente assegnabile a quell’azienda.

I multipli di quantità aziendali, che traggono la loro origine dal valore intrinseco del settore, determinato con l’utilizzo di modelli e formule (valutazioni assolute) invalse nella prassi aziendalistica, si ritiene possano quindi assumere un ruolo importante nella determinazione del valore delle aziende appartenenti al medesimo settore.

Detti multipli possono costituire cioè una base di riferimento nelle valutazioni dirette delle imprese, quantomeno per finalità di confronto, integrando le informazioni in possesso dell’operatore professionale; si sottolinea che i Multipli di Valore Settoriali devono rappresentare solo un dato di riferimento della stima da eseguirsi comunque ad opera di un professionista esperto, sulla base dei dati effettivi dell’impresa.

I multipli di valore settoriali (della grandezza aziendale di maggiore impatto sul valore) si ritiene possano in particolare condurre alla determinazione di valori di riferimento importanti per le aziende del settore, soprattutto per finalità di confronto di valutazioni eseguite sui dati dell’impresa con i criteri valutativi ritenuti più idonei.

 

Tavola dei Multipli di Valore Settoriali (Alimentari diverse)

 Metodi di valutazione

Moltiplicatori

Comparables

Multipli impliciti di Valore Settoriali (MVS)

Food Processing-Damodaran 5/1/2021

Media Multipli Valore Settoriali (MVS)

Multipli grandezze da applicazione reddituale complesso

Multipli grandezze da applicazione reddituale puro

Multipli grandezze da applicazione DCF

Multipli grandezze da applicazione EVA

Multipli grandezze da applicazione Misto finanziario patrimoniale

Metodo diretto di mercato Price / Earning (P/E)

47,44

28,52

25,42

18,60

37,05

19,53

42,01

Metodo diretto di mercato Price / Cash flow (P/CF)

17,55

15,64

11,44

22,80

12,02

25,84

Metodo diretto di mercato EV / Sales

2,42

1,29

1,16

0,89

1,62

0,93

1,82

Metodo diretto di mercato EV / EBITDA

16,44

16,86

15,24

11,69

21,30

12,17

23,88

Metodo diretto di mercato EV / EBIT

22,06

25,00

22,60

17,33

31,59

18,05

35,41

Metodo diretto di mercato Prezzo / Fatturato (P / Sales)

2,09

1,13

1,01

0,74

1,47

0,78

1,67

Metodo diretto di mercato Prezzo / Patrimonio netto (P/BV)

3,72

1,93

1,72

1,26

2,50

1,32

2,84

Metodo diretto di mercato Prezzo/ Valore aggiunto aziendale

8,74

7,90

6,06

11,04

6,31

12,38

EV/Invested capital

3,41

2,68

2,43

1,86

3,39

1,94

3,80

 

Metodologia di calcolo dei Multipli di Valore Settoriali (MVS)

I Multipli delle grandezze aziendali delle “comparables” si desumono dal PREZZO delle azioni delle società quotate o delle transazioni comparabili mentre i Multipli (impliciti) di Valore settoriali emergono dal valore stimato mediante l’applicazione delle formule elaborate per i singoli metodi di valutazione indiretta.

I Multipli di Valore Settoriali sono stati in particolare stimati rapportando il valore del settore calcolato come se fosse un’unica entità aziendale con 5 diversi metodi di valutazione assoluta (Reddituale complesso, Reddituale puro, Discounted cash flow, EVA e Metodo Misto finanziario-patrimoniale) alle relative grandezze aziendali. Costituiscono quindi dei multipli impliciti utilizzabili per finalità comparative.

 

Andamento dell’anno 2019 di taluni indicatori del settore comparato con la media degli ultimi dieci esercizi

INDICATORI

Media del settore (ultimi 10 anni)

31/12/2019

Scostamenti %

Commenti sugli scostamenti

FATTURATO / CIN (TA)

145,09%

169,07%

16,53%

Il rapporto Fatturato/Capitale investito netto (o Turnover Asset) è sensibilmente più alto, segnala una maggiore rotazione del capitale investito netto rispetto alla media
FATTURATO / CCN (economico)

307,46%

611,63%

98,93%

Il rapporto Fatturato/Capitale circolante economico è eccezionalmente più alto, segnala una maggiore rotazione del capitale circolante netto (operativo) rispetto alla media
FATTURATO / ATTIVITA’ NON CORRENTI

274,75%

224,06%

-18,45%

Il rapporto Fatturato/Attività non correnti è sensibilmente più basso, segnala una minore rotazione delle attività non correnti rispetto alla media
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO / CIN

47,19%

27,64%

-41,42%

Il rapporto CCN/CIN è notevolmente più basso, segnala una minore flessibilità degli investimenti aziendali rispetto alla media
EBITDA / VENDITE

6,15%

5,97%

-2,88%

Il rapporto Reddito operativo lordo/Vendite è leggermente più basso, segnala una minore redditività lorda sulle vendite rispetto alla media
EBIT / VENDITE (ROS)

3,69%

3,49%

-5,54%

Il rapporto Reddito operativo netto/Vendite è sensibilmente più basso, segnala una minore redditività operativa sulle vendite rispetto alla media
EBIT / CAPITALE INVESTITO NETTO (ROI)

5,36%

5,90%

10,07%

Il ROI è sensibilmente più alto, segnala una maggiore redditività operativa sul capitale investito netto (cin) rispetto alla media
ONERI FINANZIARI / VENDITE

0,64%

0,46%

-28,35%

Il rapporto Oneri finanziari/Vendite è notevolmente più basso, segnala una minore incidenza degli oneri finanziari sulle vendite rispetto alla media
EBIT / ONERI FINANZIARI

9,66

7,65

-20,80%

Il rapporto Ebit/Oneri finanziari è sensibilmente più basso, segnala un margine peggiore rispetto alla media
PFN / EBITDA

2,42

2,66

9,88%

Il rapporto Posizione finanziaria netta (Debiti finanziari-liquidità) ed EBITDA è sensibilmente più alto, segnala una minore capacità di rimborso dei debiti finanziari rispetto alla media
EBT / VENDITE

3,66%

3,48%

-4,98%

Il rapporto Utile ante imposte/Vendite è leggermente più basso, segnala una minore redditività ante imposte, rapportata alle vendite, rispetto alla media
RISULTATO NETTO / VENDITE

2,55%

2,78%

9,04%

Il rapporto Utile al netto delle imposte/Vendite è sensibilmente più alto, segnala una maggiore redditività finale (al netto delle imposte) sulle vendite, rispetto alla media
INDICE DI DURATA DELLE SCORTE (GIORNI)

64,35

66,88

3,93%

L’indice di durata delle scorte è leggermente più alto, segnala una maggiore durata di giacenza delle scorte di magazzino rispetto alla media
INDICE DURATA DEI CREDITI VERSO CLIENTI (GIORNI)

50,15

50,14

-0,02%

L’indice di durata dei crediti verso clienti è leggermente più basso, segnala una minore durata dei crediti verso clienti rispetto alla media
INDICE DURATA DEI DEBITI VERSO FORNITORI (GIORNI)

57,99

59,45

2,51%

L’indice di durata dei debiti verso fornitori è leggermente più alto, segnala una maggiore durata dei debiti verso fornitori rispetto alla media
COSTO DELLE MATERIE CONSUMATE / VENDITE

64,50%

63,29%

-1,88%

Il rapporto tra il costo del venduto delle merci ed il fatturato aziendale è leggermente più basso, segnala l’ottenimento di un miglior risultato lordo industriale rispetto alla media
COSTO DEL LAVORO / VENDITE

8,87%

9,35%

5,44%

Il rapporto tra il costo del personale ed il fatturato aziendale è sensibilmente più alto, segnala il sostenimento di maggiori costi della manodopera rispetto alla media

 

 

Rating Mediocredito Centrale

Riferimenti

Indicatori

31/12/2017

31/12/2018

31/12/2019

31/12/2019

A

Valore

M.Prop.+Deb.M-L/Immobilizzazioni [Target >=1]

1,40

1,41

1,38

1,32

Scoring

3,0

3,0

3,0

3,0

B

Valore

M.Propri/Tot. Passivo [Target >=10%]

47,1%

45,9%

47,8%

49,1%

Scoring

3,0

3,0

3,0

3,0

C

Valore

MOL/Oneri Finanziari  [Target >=2]

14,06

16,18

13,10

13,10

Scoring

3,0

3,0

3,0

3,0

D

Valore

M O L  / Fatturato [Target >=8%]

6,16%

6,20%

5,97%

5,97%

Scoring

2,0

2,0

2,0

2,0

Scoring

[A+B+C+D]

Total Scoring

11,0

11,0

11,0

11,0

Rating

sulla base del “Total Scoring”

Livello

Livello A

Livello A

Livello A

Livello A

 

Legenda Scoring:

 PARAMETRO  VALORE  PUNTI
 M.Prop.+Deb.M-L/Immobilizzazioni [Target >=1]

A

>=1

3

0,751

2

0<A<=0,75

1

<=0

0

 M.Propri/Tot. Passivo

[Target >=10%]

B

>=10%

3

6%10%

2

0<B<=6%

1

<=0

0

 MOL/Oneri Finanziari 

[Target >=2]

C

>=2

3

11,5

2

C>=1

1

>1

0

 M O L  / Fatturato

[Target >=8%]

D

>=8%

3

5%<=D>8%

2

D>=3%

1

D<3%

0

 

Legenda Rating:

Livelli

Range

da

a

Livello C

0

6,99

Livello B

7

8,99

Livello A

9

12

 

Analisi Z-Score Altman (1995) con nuova funzione discriminante (Bottani, Cipriani, Serao)

Variabili

Coefficiente ponderazione (ai)

(ai*xi)

(x)

Anno

Indicatori

Voci bilancio

Valore             (xi)

Numeratore

Denominatore

Versione 1968 rivista

x1

31/12/2016

Flessibilità: Capitale Circolante netto / Capitale Investito

(Attivo Corrente – Passivo Corrente) / Totale attivo

0,187

3.167.189

16.938.726

1,981

0,370

31/12/2017

0,168

2.935.222

17.457.352

1,981

0,333

31/12/2018

0,154

2.826.660

18.350.809

1,981

0,305

31/12/2019

0,159

2.916.119

18.394.275

1,981

0,314

x2

31/12/2016

Autofinanziamento: Utili d’esercizio non distribuiti / Capitale investito

(Utile esercizio + Utili anni prec. + Riserve) / Totale attivo

0,393

6.656.319

16.938.726

9,841

3,867

31/12/2017

0,401

6.998.868

17.457.352

9,841

3,945

31/12/2018

0,393

7.219.205

18.350.809

9,841

3,871

31/12/2019

0,413

7.596.451

18.394.275

9,841

4,064

x3

31/12/2016

ROI

Ebit / Totale attivo

0,039

653.622

16.938.726

1,951

0,075

31/12/2017

0,044

766.541

17.457.352

1,951

0,086

31/12/2018

0,043

780.125

18.350.809

1,951

0,083

31/12/2019

0,039

709.991

18.394.275

1,951

0,075

x4

31/12/2016

Indipendenza: Valore mercato Azioni / Totale debiti

Patrimonio netto / Totale debiti

0,872

7.889.403

9.049.323

3,206

2,795

31/12/2017

0,890

8.220.718

9.236.634

3,206

2,853

31/12/2018

0,850

8.430.520

9.920.289

3,206

2,725

31/12/2019

0,917

8.796.772

9.597.503

3,206

2,939

x5

31/12/2016

Turnover: Vendite / Totale attività

Ricavi / Totale attivo

1,165

19.730.226

16.938.726

4,037

4,702

31/12/2017

1,149

20.059.845

17.457.352

4,037

4,639

31/12/2018

1,085

19.919.189

18.350.809

4,037

4,382

31/12/2019

1,106

20.344.146

18.394.275

4,037

4,465

 

31/12/2016

Z-Score

>>>>>>>>>

11,810

31/12/2017

>>>>>>>>>

11,856

31/12/2018

>>>>>>>>>

11,366

31/12/2019

>>>>>>>>>

11,857

 

Formula Z-Score PMI: [1,981*X1+9,841*X2+1,951*X3+3,206*X4+4,037*X5]

Probabilità di insolvenza: Distress zone: Z < 4,846; Grey zone: 4,846 < Z < 8,105; Safe zone: Z > 8,105

 

 

 

 

 

Multipli Valore Settoriali: Alimentare-Caseario

 

I Multipli di Valore Settoriali sono stati stimati rapportando il valore del settore calcolato come se fosse un’unica entità aziendale con 4 diversi metodi di valutazione assoluta (Misto reddituale-patrimoniale, Reddituale puro, Discounted cash flow ed EVA) alle relative grandezze aziendali.

I multipli medi di valore settoriali (della grandezza aziendale di maggiore impatto) si ritiene possano in particolare condurre alla determinazione di valori di riferimento importanti per le aziende del settore, soprattutto per finalità di confronto di valutazioni eseguite con i criteri ritenuti più adatti nel caso di specie sui dati dell’impresa.

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